La prima idea di federazione
Incontro a Teano tra l'eroico Garibaldi e Re Vittorio Emanuele II |
Carlo Cattaneo |
Nel 1861 il
Re Vittorio Emanuele II dopo tante rivolte cittadine, guerre sanguinose,
generali leggendari e generazioni eliminate, sanciva la nascita del Regno
d'Italia, ora unita sotto un'unica bandiera ed un'unica famiglia reale.
Per quanto
fossimo socialmente e tecnologicamente indietro non mancavamo comunque di menti
brillanti quali Carlo Cattaneo.
Carlo
Cattaneo fu un patriota italiano il quale combatté nelle 5 giornate di Milano,
ma non fece solo quello.
Quel che
Cattaneo ha sempre voluta far valere è un modello di paese federale, o per
meglio dire confederato. Capì tramite le sue riflessioni filosofiche che l'uomo
stesso dev'essere federale, distinguendo le intelligenze, le economie e
laicizzandosi; prese spunto dalla Svizzera per sviluppare ciò e lo mise anche in
atto con il liceo di Lugano.
Comprendendo
questo concetto si capiva quanto servisse al nostro paese una forma federale
per salvaguardare i diversi tipi di popolazione e di economie presenti, però il
tutto unendosi chiaramente sotto un'unica bandiera! (sennò non sarebbe stato un
patriota).
Ciononostante non venne presa in considerazione veramente la proposta di un paese federale e sbagliammo a non farlo subito.
La situazione attuale
Scontri tra ultras che vediamo da anni |
Oggi giorno viviamo in un paese unito quanto separato. Dopo
più di mille anni di separazione territoriale, anche se siamo sotto un'unica
bellissima bandiera, non si può negare il fatto che nessuno di noi riesca ad
identificarsi perfettamente con i cittadini di altre regioni. Assistiamo a
violenze territoriali dal dopoguerra, quando un meridionale non poteva
affittare alcune case a Milano perché non era ben desiderato o quando vogliamo vederci
una partita di calcio e le tifoserie ci rovinano lo spettacolo scambiandosi
reciprocamente insulti territoriali o addirittura violenze fisiche. Questo tipo
di ipocrita unione è più deleteria che
mai. Abbiamo modi diversi, tradizioni diverse, modi di parlare diversi e per
quanto credo che sia una delle cose più belle che possa avere il nostro paese,
ciò non ci può tenere così uniti. Delle nostre differenze dobbiamo fare
l'unione di questo paese. Il mio discorso non è collegato a quello della Lega
Nord, loro vogliono la federazione solo per sentirsi separati. Io dico che se
ogni territorio si gestisse come uno stato a se stante, svilupperebbe e si
specializzerebbe nelle sue economie di vario genere. Anche gli americani e i
tedeschi fecero così e hanno avuto grandi risultati!
Una soluzione per il futuro
Se
istituiamo una federazione saremo in grado di concentrarci sulle nostre
peculiarità e problematiche territoriali. Chiaramente poi ci sarà una forma di
gestione centrale (federale) del paese la quale più che dover gestire gli
strumenti economici del paese, si muoverà con l'economia che i diversi
territori le avranno fornito. Alcuni diranno che non cambia molto poiché i
soldi arrivano più o meno nello stesso modo, ma si sbagliano. I soldi prodotti
in una regione resteranno nella regione e verrà tassata la sua ricchezza in
maniera equilibrata (ovviamente) ma almeno non si vivrà nell'ipocrisia di
sentirci sotto un potere che prende le ricchezze che le regioni producono e poi
se e quando decide di darli (o ridarli), ne da pochi o li fa perdere in qualche
buco nero. Chiaramente diranno che le regioni del sud non ce la farebbero così,
ma cambiando il sistema di utilizzo dei fondi, le ricchezze ottenute dagli
altri stati verrebbero dati a quelli con più difficoltà solo dopo che lo stesso
stato ha approvato un piano d'investimento per far sì che non vadan
o sprecati e
non ci sia più bisogno di questo strumento! Il tutto sotto il controllo di
un'autorità federale e anche di chi ha praticamente investito i suoi fondi.
Il nostro
paese può tornare più grande che mai ma dobbiamo continuare a crederci e a
lottare per farlo avverare.
La Fenice
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