mercoledì 23 luglio 2014

Quando la federazione era da fare subito

La prima idea di federazione


Incontro a Teano tra l'eroico Garibaldi e Re Vittorio Emanuele II


Carlo Cattaneo
Nel 1861 il Re Vittorio Emanuele II dopo tante rivolte cittadine, guerre sanguinose, generali leggendari e generazioni eliminate, sanciva la nascita del Regno d'Italia, ora unita sotto un'unica bandiera ed un'unica famiglia reale.
Per quanto fossimo socialmente e tecnologicamente indietro non mancavamo comunque di menti brillanti quali Carlo Cattaneo.
Carlo Cattaneo fu un patriota italiano il quale combatté nelle 5 giornate di Milano, ma non fece solo quello.
Quel che Cattaneo ha sempre voluta far valere è un modello di paese federale, o per meglio dire confederato. Capì tramite le sue riflessioni filosofiche che l'uomo stesso dev'essere federale, distinguendo le intelligenze, le economie e laicizzandosi; prese spunto dalla Svizzera per sviluppare ciò e lo mise anche in atto con il liceo di Lugano.
Comprendendo questo concetto si capiva quanto servisse al nostro paese una forma federale per salvaguardare i diversi tipi di popolazione e di economie presenti, però il tutto unendosi chiaramente sotto un'unica bandiera! (sennò non sarebbe stato un patriota). 
Ciononostante non venne presa in considerazione veramente la proposta di un paese federale e sbagliammo a non farlo subito.

La situazione attuale


Scontri tra ultras che vediamo da anni
Oggi giorno viviamo in un paese unito quanto separato. Dopo più di mille anni di separazione territoriale, anche se siamo sotto un'unica bellissima bandiera, non si può negare il fatto che nessuno di noi riesca ad identificarsi perfettamente con i cittadini di altre regioni. Assistiamo a violenze territoriali dal dopoguerra, quando un meridionale non poteva affittare alcune case a Milano perché non era ben desiderato o quando vogliamo vederci una partita di calcio e le tifoserie ci rovinano lo spettacolo scambiandosi reciprocamente insulti territoriali o addirittura violenze fisiche. Questo tipo di ipocrita unione è più deleteria che mai. Abbiamo modi diversi, tradizioni diverse, modi di parlare diversi e per quanto credo che sia una delle cose più belle che possa avere il nostro paese, ciò non ci può tenere così uniti. Delle nostre differenze dobbiamo fare l'unione di questo paese. Il mio discorso non è collegato a quello della Lega Nord, loro vogliono la federazione solo per sentirsi separati. Io dico che se ogni territorio si gestisse come uno stato a se stante, svilupperebbe e si specializzerebbe nelle sue economie di vario genere. Anche gli americani e i tedeschi fecero così e hanno avuto grandi risultati!

Una soluzione per il futuro


Se istituiamo una federazione saremo in grado di concentrarci sulle nostre peculiarità e problematiche territoriali. Chiaramente poi ci sarà una forma di gestione centrale (federale) del paese la quale più che dover gestire gli strumenti economici del paese, si muoverà con l'economia che i diversi territori le avranno fornito. Alcuni diranno che non cambia molto poiché i soldi arrivano più o meno nello stesso modo, ma si sbagliano. I soldi prodotti in una regione resteranno nella regione e verrà tassata la sua ricchezza in maniera equilibrata (ovviamente) ma almeno non si vivrà nell'ipocrisia di sentirci sotto un potere che prende le ricchezze che le regioni producono e poi se e quando decide di darli (o ridarli), ne da pochi o li fa perdere in qualche buco nero. Chiaramente diranno che le regioni del sud non ce la farebbero così, ma cambiando il sistema di utilizzo dei fondi, le ricchezze ottenute dagli altri stati verrebbero dati a quelli con più difficoltà solo dopo che lo stesso stato ha approvato un piano d'investimento per far sì che non vadan
o sprecati e non ci sia più bisogno di questo strumento! Il tutto sotto il controllo di un'autorità federale e anche di chi ha praticamente investito i suoi fondi.
Il nostro paese può tornare più grande che mai ma dobbiamo continuare a crederci e a lottare per farlo avverare.


La Fenice

Nessun commento:

Posta un commento